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martedì 5 febbraio 2008
DIVIETI DI PESCA TEMPORANEI
Abbiamo deciso di lanciare il sondaggio riguardante l'utilità nella nostra Vallata della presenza di eventuali zone di Divieto di pesca Temporaneo (generalmente i corsi d acqua restano chiusi 3 anni) ,già presenti negli anni scorsi. L'esperienza positiva è stata senz altro quella riguardante il tratto del torrente Cerusa nella zona a monte della Cartiera San Giorgio degli anni 90 ; questa zona ben segnalata e abbastanza ben controllata oltre alle innumerevoli semine di avannotti e trotelle da parte della vecchia società ,alla riapertura,ha dato notevoli soddisfazioni ai pescatori che la frequentano , al contrario il Rio Gava ed il Rio Secco ( ciappette) , che sono rimasti chiusi tre anni ciascuno alternativamente , vuoi per l'assenza in questo periodo della societa'(non esisteva) , ma soprattutto per i mancati controlli da parte della Provincia (la zona non era neanche segnalata da appositi cartelli ) sono stati riaperti (?) con la quasi totale mancanza di Trote (sono 10 anni che non si semina nel rio Secco)... Ci farebbe piacere che partecipaste al sondaggio e che rispondendo a questo articolo ci indicaste eventuali zone dove poter collocare i divieti per ripopolamento . Non devono per forza essere corsi d'acqua principali ,anche ruscelli ,purchè facilmente controllabili e facili da seminare .
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1 commento:
Ciao a tutti, io sono molto favorevole alle zone temporanee di divieto di pesca. Ritengo che dovremmo partire a ripopolare proprio quei ruscelli in cui da tempo non vengono immesse trote. sia con avanotti che novellame. Il problema principale risulterebbe però il controllo del tratto interessato...nel fiume è più facile controllare..ma nei ruscelletti secondari , cioè quelli che hanno maggiore bisogno di essere ripopolati, non è così facile , e considerando che controlli da parte della provincia se ne vedono pochi...molto pochi...l'unica cosa da fare sarebbe quella di impegnarci noi personalmente a controlli periodici. Questo comporterebbe un impegno da parte d tutti noi, per cui ritengo che prima di impegnarci in questa iniziativa bisognerebbe avere un ampia partecipazione da parte di tutti noi soci, e soprattutto farci sentire in Regione per ottenere un maggior controllo da parte della Provincia.
Ciao Paolo
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